I dentifrici sono costituiti da una parte di acqua, una parte detergente, un dolcificante non cariogeno e delle aggiunte speciali mirate a problemi specifici.

La premessa generale è che la miglior igiene orale è la costanza: un corretto spazzolamento dentale, non troppo aggressivo, eseguito dopo i pasti principali, completato dall’utilizzo del filo interdentale. 

Quando si deve scegliere il dentifricio da acquistare, si è sempre incerti davanti alla grande offerta sul mercato, vediamo di fare un po’ di luce sulla questione. 

Ecco un breve elenco delle differenti tipologie di dentifrici presenti sul mercato:
  • Dentifrici per bambini: aromatizzati in vario modo per essere più gradevoli. Hanno una carica di fluoro variabile, che serve per fortificare lo smalto dentario. Questa carica non dovrebbe essere superiore alle 500 ppm (parti per milione) perché bisogna considerare che i bambini possono ingerire parti di dentifricio, e un eccesso di fluoro può portare a problemi sistemici (la fluorosi per l’appunto), che possono variare da macchie sullo smalto dentale a problemi alle ossa
  • Dentifrici al fluoro: hanno funzione anticarie, in quanto sono protettivi per lo smalto dentario. Viene reso dal fluoro meno aggredibile da parte dei batteri che provocano carie, inoltre contrastano la formazione di acidi da parte della placca dentaria. Non vanno utilizzati in modo continuo, ma possono, di tanto in tanto, integrare la normale igiene orale quotidiana. In determinati casi possono essere prescritti dall’igienista o dall’odontoiatra per criticità specifiche dal cavo orale
  • Dentifrici antiplacca: sono dentifrici con azione antibatterica, pertanto inibiscono la proliferazione dei batteri all’interno del cavo orale. Agiscono in modo da aumentare la produzione di saliva, quindi un’azione detergente, oppure con agenti che facilitano la formazione di una pellicola protettiva sui denti o addirittura con enzimi che ostacolano la crescita batterica
  • Dentifrici all’idrossiapatite: è un naturale componente dello smalto e contribuisce al suo rafforzamento 
  • Dentifrici antisettici: vengono prescritti da igienista ed odontoiatra per condizioni particolari. Contengono per la maggior parte clorexidina ed operano un’azione antisettica. Vanno utilizzati per periodi limitati e secondo precise indicazioni, in quanto potrebbero dare alterazioni cromatiche dei denti ed altri problemi collaterali
  • Dentifrici sbiancanti: contengono particelle abrasive che contribuiscono a rimuovere dai denti residui di fumo e pigmentazioni da alimenti. Vanno utilizzati saltuariamente perché possono nel medio-lungo periodo abradere lo smalto dentale. Pertanto per ottenere un reale sbiancamento dentale è buona norma operare un trattamento specifico dal proprio igienista o odontoiatra di fiducia
  • Dentifrici desensibilizzanti: contengono sostanze in grado di rimineralizzare lo smalto e la dentina in modo renderle meno sensibili a freddo e caldo. Si possono utilizzare come normale dentifricio oppure, in aggiunta a quello normale, applicarne una piccola quantità sui denti sensibili lasciandolo agire per un minuto circa per due o tre volte al giorno 
lavarsi i denti i consigli su quale dentifricio utilizzare - Studio Sabiu - San Giovanni Suergiu

È consigliabile chiedere consiglio al proprio igienista o odontoiatra di fiducia per fare una scelta consapevole adatta al proprio cavo orale.

 

Lo Studio Sabiu è a disposizione per qualsiasi consiglio su quale dentifricio utilizzare per la vostra igiene orale.