Il caso di Lucio: quando la mandibola manda segnali

Lucio si accomoda sulla poltrona dello studio con un sorriso leggermente teso. Ha sempre convissuto con un fastidio alla mandibola, ma negli ultimi mesi la situazione sembra peggiorata.

“Dottoressa, sento spesso uno schiocco quando apro la bocca e ultimamente ho dolore alla mascella e al collo. Può essere colpa dei denti del giudizio?”.

Mentre parliamo, emergono altri dettagli: Lucio avverte una sensazione di pressione all’orecchio e, a volte, anche qualche giramento di testa. Inoltre, suona la batteria e gestisce un ristorante, due attività che richiedono postura e resistenza muscolare. Già a prima vista, i segnali indicano una possibile disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), ma approfondiamo con un esame clinico.

Il problema: una sublussazione dell’ATM

Osservando la chiusura dei denti, noto una lieve malocclusione: i denti non si allineano perfettamente e la mandibola è costretta a compensare con movimenti irregolari. Nel tempo, questa compensazione ha portato a una sublussazione dell’ATM.

È come se la mandibola “scivolasse” fuori dalla sua posizione naturale, provocando schiocchi e tensione muscolare cronica. Spiego a Lucio che la sua situazione è comune, ma va trattata per evitare peggioramenti.

Gli schiocchi che avverte sono dovuti al deterioramento del menisco articolare, una sorta di “guarnizione” che facilita il movimento dell’articolazione. Quando si rovina, le ossa sfregano tra loro provocando rumore e dolore. Se trascurata, questa condizione può influenzare anche la postura e la muscolatura cervicale.

Il piano di trattamento: rieducare la mandibola

Per alleviare i sintomi e prevenire ulteriori danni, propongo a Lucio un percorso in due fasi:

1. Trattamento iniziale

Effettueremo una sincromiografia per valutare l’attività muscolare e costruiremo un bite notturno su misura. Questo dispositivo aiuterà la mandibola a mantenere una posizione corretta durante il riposo, riducendo la tensione muscolare e migliorando i sintomi.

2. Correzione della malocclusione

Dopo il miglioramento della sintomatologia, valuteremo un eventuale trattamento ortodontico per correggere in modo definitivo la posizione dentale.

Claudio sembra sollevato.
“Quindi posso davvero migliorare? Pensavo fosse solo colpa dell’umidità e delle serate all’aperto con la batteria!”.

Sorridiamo. Spesso sottovalutiamo il legame tra bocca, postura e benessere generale.

Un primo passo verso il benessere

Uscendo dallo studio, Lucio ha già un primo appuntamento per la sincromiografia. Nei prossimi mesi, monitoreremo i miglioramenti e valuteremo il percorso migliore per lui.

Il suo caso dimostra quanto sia importante ascoltare il proprio corpo: uno schiocco alla mandibola può sembrare banale, ma dietro di esso si nasconde un’intera storia muscolare e posturale.

Se anche tu avverti sintomi simili, non ignorarli: una diagnosi precoce può fare la differenza

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